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Siamo tutti coscienti del fatto che muoverci di più ci aiuta a stare meglio, ma al pari dell’attività fisica, c’è qualcos’altro che possiamo aggiungere alla nostra quotidianità. Lo stretching è infatti una pratica estremamente importante da aggiungere alla propria routine quotidiana per poter migliorare la propria salute a 360 gradi. Anche se non hai intenzione di allenarti con grande intensità o con importanti carici di peso, è comunque importante allungare la propria muscolatura per ottenere molteplici benefici sia per il corpo che per la mente

Benefici dell’allungamento per il corpo

Vediamo di seguito i principali effetti positivi che si ottengono sul nostro corpo da un costante allungamento muscolare:

  1. Flessibilità: Lo stretching migliora la flessibilità e la mobilità delle articolazioni. Più ci si allunga, più i muscoli migliorano la loro elasticità e capacità di distendersi e più flessibile si diventa. Nel tempo, lo stretching diventerà via via più facile e le tensioni sempre più sopportabili per il corpo, portando di conseguenza anche ad una minor compressione delle articolazioni, soprattutto quelle della colonna vertebrale, rendendoci anche più in grado di sopportare stress fisici intensi senza avere particolari dolori o fastidi;
  2. Postura: Lo stretching è anche utile per migliorare la postura. Una cattiva postura, un problema purtroppo sempre più comune ed in aumento, può essere facilmente modificata e “curata” con lo stretching quotidiano. Poiché lo stretching, come detto prima, alleggerisce anche le tensioni a carico delle articolazioni della colonna, una schiena meno tesa, compressa e soggetta a rigidità muscolari, sarà maggiormente in grado di rispettare le sue curve fisiologiche e non subire alterazioni;
  3. Prevenzione degli infortuni: Questo vantaggio lo si ottiene soprattutto nel lungo periodo, con continuità e costanza. Quando i muscoli sono elastici e in grado di esprimere diversi millimetri di allungamento, i movimenti diventano più facili e anche meno stressanti sia per il muscolo stesso che per il tendine, quella struttura che permette al muscolo di agganciarsi all’osso. Ciò aiuta a prevenire strappi, lesioni tendine e crampi;
  4. Maggiori nutrienti e indolenzimento ridotto: Dato che numerose arteriole e capillari si trovano all’interno della muscolatura, la riduzione della rigidità dei muscoli favorisce una migliore circolazione locale ed un miglior afflusso di sangue arterioso. Ciò favorisce di conseguenza un maggior apporto di elementi di base e ossigeno ai muscoli. La maggior affluenza di ossigeno e sostanze presenti nel sangue favorisce inoltre il recupero post-allenamento ed in generale la resistenza alla fatica del nostro apparato muscolare.

Benefici dello stretching per la mente

Così come il fisico, anche la nostra mente trae beneficio da una maggior elasticità e da una riduzione delle tensioni muscolo-scheletriche. Vediamo quali sono le più comuni:

  1. Rilascia la tensione: Molte persone accumulano tanto stress nei loro muscoli, soprattutto sul collo, le spalle e la schiena. Quando ci si sente stressati, in ansia o si vive sempre di corsa, i muscoli si contraggono ed aumentano il loro stato di attività. Lo stretching in questo caso diventa una forma molto efficace di gestione dello stress poiché rilassando le tensioni anche il nostro sistema nervoso percepisce una maggior libertà di movimento ed una maggior elasticità. Ciò favorisce il rilassamento;
  2. Aumenta l’energia: Poiché come abbiamo visto prima lo stretching consente un aumento del flusso di sangue e nutrienti in tutto il corpo, non solo si avrà una riduzione dei rischi di infortunio dal punto di vista fisico, ma anche una maggior ossigenazione del cervello e del nostro sistema nervoso, portando a maggiori livelli di energia e concentrazione;
  3. Momento di pausa: fare stretching ci costringe a concentrarci sul nostro corpo e ad interrompere per qualche minuto la nostra routine di vita quotidiana. Questo consente di staccare i nostri pensieri per qualche istante da ciò che ci circonda per focalizzarci di più su di noi e sul nostro benessere. È un’abitudine positiva che va sostenuta ed alimentata.

Suggerimenti per l’allungamento

Si sentono spesso pareri diversi su quando e per quanto tempo bisognerebbe allungare i propri muscoli. Cerchiamo di mettere un pò di ordine con alcuni suggerimenti forniti da un personal trainer qualificato (che ha frequentato un corso per personal trainer riconosciuto dal CONI), da tenere a mente per ottenere il massimo dei benefici possibili:

  1. Lo stretching non è un’attività di riscaldamento: l’allungamento con i muscoli freddi può provocare piccole lesioni, diventa quindi molto più efficace quando i muscoli sono caldi. Se si vuole lavorare sull’elasticità prima di fare attività è meglio svolgere uno stretching attivo, con movimenti che richiamano i gesti dell’attività che si andrà a svolgere;
  2. Mantenere la posizione: il fatto di raggiungere la posizione di stretching in modo troppo repentino e lasciarla dopo pochissimi istanti può creare eccessivo stress sia alle fibre del muscolo sia al tendine. Gli allungamenti dovrebbero essere generati lentamente e poi mantenuti per circa 20-30 secondi almeno, compiendo in modo lento anche la fase di ritorno alla posizione neutra;
  3. Costanza: lo stretching, per essere stabilmente presente nella nostra routine non deve richiedere molto tempo. Se si impiega 10 minuti a fine giornata per allungare i nostri muscoli e si cerca di farlo almeno 2-3 giorni alla settimana si otterranno nel giro di poche sessioni grandi benefici, poiché lo stretching aumenta il range di movimento articolare portando a maggior mobilità di tutto il corpo. Se si esegue attività fisica frequentemente è buona abitudine inserirlo alla fine dell’esercizio.

Conclusioni

Lo stretching, come visto, ha numerosi benefici sia a livello fisico che mentale. È importante comprendere che non è utile solo a chi fa sport agonistico o a chi ogni tanto svolge attività fisica di modesta entità. Può infatti garantire una miglior qualità di vita anche a chi è più sedentario, migliorando la postura e favorendo l’ossigenazione dei tessuti.

Bisogna assicurarsi di allungare i muscoli correttamente, sia come movimento, sia come precisione e lentezza dei movimenti, per evitare lesioni.

Lo stretching comunque non è una panacea che risolve sempre le condizioni croniche o gli infortuni o che evita lesioni da sovraccarico, ma può aiutare ad evitare recidive nel medio-lungo periodo, migliorando anche l’efficienza del movimento articolare e la resistenza agli sforzi fisici.

stretching

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