L’istruttore di ginnastiche posturali: licenze e competenze per operare nel settore fitness

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Nella società moderna l’importanza di una corretta postura ai fini salutari per il nostro corpo e per il benessere psicofisico ha acquisito maggiore spazio nella consapevolezza delle persone, a tal punto che sempre più medici invitano i propri pazienti a svolgere la ginnastica posturale.
Negli ultimi tempi questa attività motoria, così come tante altre nel settore del fitness, rischia di essere sminuita a causa della scarsa preparazione tecnica e didattica dell’istruttore e di conseguenza privata di quei principi fondamentali che la caratterizzano per poter essere considerata realmente efficace.

 

La ginnastica posturale, approccio alla materia

Lo studio del sistema tonico posturale è compito di professionisti competenti e preparati, vedi il diplomato ISEF del passato o il chinesiologo del presente laureato in scienze motorie e specializzato in attività motoria preventiva ed adattata, ma anche il fisioterapista, il chiropratico e l’osteopata.

Sapere che l’individualità comporta il fatto che ognuno di noi ha una sua struttura, fa intendere che un lavoro collettivo in corsi di gruppo di ginnastica posturale è sicuramente utile e benefico, ma meno efficace di un intervento rieducativo posturale individuale.

La ginnastica posturale deve essere collocata:

  •  come attività motoria adattata, quando si è in presenza di sintomatologia dolorosa o patologia cronica degenerativa dell’apparato locomotore, 
  •  come attività motoria di mantenimento quando si è di fronte ad individui sani con beneficio psicofisico generalizzato. 

La prima sarà praticata individualmente con la supervisione del chinesiologo e preferibilmente in équipe con altri specialisti in base al tipo di problematica, mentre la seconda sarà praticata in lezioni di gruppo da un istruttore di ginnastica posturale certificato.
La divulgazione della cultura del movimento umano razionale attivo, in particolare delle metodiche posturali, è campo operativo dei chinesiologi in ambito formativo, educativo e rieducativo, ma anche dei tecnici sportivi quali gli istruttori di ginnastica posturale in ambito ricreativo.

La figura dell’Istruttore e i corsi di ginnastica Posturale

L’istruttore di ginnastica posturale è un professionista del benessere capace di insegnare la tecnica degli esercizi a carattere posturale con competenza e professionalità.

Egli necessità di sensibilità per comprendere le problematiche del cliente e proporre le migliori soluzioni motorie per far ritrovare il benessere psicofisico perduto.

Il percorso di formazione prevede due qualifiche: corso istruttore ginnastica posturale di e di 2° livello. Le scuole sono organizzate prevalentemente nello svolgere la didattica nei fine settimana, per un totale di 16-48 ore.

Le materie di studio trattano diversi argomenti, tra cui:

  • Cenni di anatomia, neurofisiologia e biomeccanica dell’apparato locomotore e della postura;
  • Chinesiologia e fisiologia articolare;
  • Sistema tonico posturale, schema corporeo e sua costruzione;
  • Principali alterazioni dell’apparato locomotore in particolare della colonna vertebrale e delle sue componenti;
  • Analisi delle principali metodologie rieducative e posturali;
  • Teoria, tecnica e didattica degli esercizi a corpo libero; 
  • Coaching: gestione, programmazione e organizzazione della ginnastica posturale gruppo e lezioni specifiche per i diversi tipi di popolazione sana in vari ambiti sociali e relazionali;
  • Esercizi di educazione respiratoria e posturale con e senza piccoli attrezzi;
  • Cenni di marketing e tecniche di comunicazione e motivazione;
  • Esercitazioni pratiche, simulazione di una conduzione di lezione di ginnastica posturale in classi eterogenei.

Al termine del corso, l’istruttore sarà in grado di creare precise lezioni da proporre ai clienti, volte ad ottenere i migliori risultati e raggiungere competenze necessarie per svolgere funzioni professionali nei centri fitness & wellness, nell’ambito delle organizzazioni sportive e turistiche, o avviare una propria attività.

La qualifica Necessaria per l’istruttore di Ginnastica Posturale

Ad oggi non esiste ancora una normativa nazionale che imponga che la ginnastica posturale sia insegnata soltanto da soggetti in possesso di un diploma di laurea sanitaria come fisioterapia o dell’area salute come ISEF o scienze motorie, per cui risulta una “disciplina libera”.

Perciò chi intende esercitare legalmente la professione di istruttore di ginnastica posturale certificato, in conformità alla Legge n. 4 del 2013 in materia di “professioni non organizzate in ordini o collegi”, può frequentare un corso presso scuole di formazione che garantiscono alti standard qualitativi e di qualificazione professionale all’utenza. Il corso di istruttore posturale è rivolto a tutti coloro che, anche se non sono in possesso di titoli accademici specifici, hanno cognizioni teoriche di base ed esperienza pratica in sala fitness.

Se si vuole lavorare presso palestre e associazioni sportive, la nuova normativa del CONI in vigore da gennaio di quest’anno impone l’obbligo da parte dei tecnici delle varie specifiche discipline finalizzate alla salute ed al fitness, tra cui rientra anche l’istruttore di ginnastica posturale, di essere formati esclusivamente da scuole o accademie affiliate alle struttura nazionale e regionale del Settore Formazione di  un Ente di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e dal Ministero dell’Interno, oppure dalle Federazioni Sportive Nazionali aderenti allo SNAQ (Sistema Nazionale di Qualifica dei Tecnici Sportivi).

Il titolo conseguito è valido su tutto il territorio nazionale e permette di avere anche la copertura assicurativa di responsabilità civile, purché si rimanga iscritti all’albo dei tecnici sportivi dall’Ente o della Federazione di appartenenza.

Le competenze dell’Insegnante

Al di là della preparazione culturale ottenuta è di fondamentale importanza acquisire capacità metodologiche, tecniche e didattiche nelle discipline delle scienze motorie e sportive al fine di poter non solo sapere, ma saper fare e saper far fare, presentandosi così ai propri clienti con le migliori competenze certificate.

Ad oggi queste purtroppo sono solo in parte acquisite dagli studenti universitari: nella maggior parte dei piani di studio dei corsi di laurea in scienze motorie e in fisioterapia, sono carenti le conoscenze delle metodologie delle ginnastiche posturali, nonché le nozioni didattiche e le loro esercitazioni pratiche.
Per questo motivo consiglio vivamente a chi voglia insegnare metodologie di ginnastiche posturali di non acquisire soltanto nozioni teoriche, ma indirizzarsi a specializzazioni di carattere tecnico-didattico presso l’accademie accreditate che colmino quel gap universitario che c’è tra conoscenza e insegnamento.
La formazione tecnico-pratica in ginnastica posturale deve fornire maggiori strumenti di apprendimento innanzitutto per sé stessi per trasformare schemi motori e posturali scorretti in schemi efficaci, ergonomici ed economici, per poi utilizzarli nella vita quotidiana e affrontare al meglio la propria attività professionale.

Bisogna fare attenzione al limite dove si fermano le responsabilità e le possibilità dell’istruttore di ginnastica posturale e dove iniziano le attività legate ad altre figure:

  • programmare o modificare il protocollo di rieducazione posturale competenza del chinesiologo;
  • effettuare diagnosi o prescrivere farmaci, attività riservate al medico;
  • effettuare manipolazioni vertebrali sul cliente in quanto spetterebbero al chiropratico o all’osteopata. Perciò essendo queste figure professionali non ancora ad oggi del tutto riconosciute e tutelate in Italia, tali attività possono essere effettuate da chiunque;
  • effettuare prestazioni di natura massoterapica spettante al massoterapista;
  • effettuare prestazioni fisioterapiche come il recupero funzionale di un soggetto dopo infortunio, spettante alla professione sanitaria del fisioterapista.

Ciò non toglie che sarebbe opportuno non effettuare attività per le quali non si hanno le necessarie competenze e consigliare eventualmente di rivolgersi ad un esperto abilitato.
Socrate dice: “la vera saggezza sta in colui che sa di non sapere!”

 

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