(LA TUA STORIA, L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE, LA GESTIONE DEL QUOTIDIANO)
Al benessere fisico e psichico è da sempre stata dedicata una particolare attenzione, anche nelle civiltà antiche, come dimostrano le testimonianze relative alla cura del corpo all’interno della società greca e romana. In quest’ultima le terme rappresentavano spesso il principale punto di riferimento dei principali nuclei abitati e il motto: “mens sana in corpore sano” sintetizza l’importanza attribuita al mantenimento di una buona condizione fisica.
Anche nella società moderna la ricerca del benessere fisico e psichico della persona è un tema rilevante, due fattori quali:
Ma come si fa a diventare un personal trainer professionista e quali sono i passi per crearsi una carriera in questo ambito? Cercherò di illustrarvelo o attraverso quello è stato il mio percorso per diventare un personal trainer…
In primo luogo è essenziale una solida base di formazione: le strade che si possono intraprendere sono diverse, da scegliere anche a seconda del campo specialistico che si vuole intraprendere ed approfondire. Gli studi universitari sono sicuramente un buona base di partenza: tra le varie scelte, la facoltà triennale in Scienze Motorie e dello Sport, da me frequentata e che mi sento di consigliare, pone delle ottime basi teoriche e pratiche in materie molto importanti e complementari quali anatomia, fisiologia e biomeccanica del corpo umano.
In alternativa esistono numerose scuole formative, da frequentarsi come alternativa per chi non sceglie di frequentare un corso universitario oppure come approfondimento specialistico post-univeristario, adeguate alla formazione di personal trainer professionisti. Ad esempio, nell’ambito della scuola FITNESSWAY dove collaboro come insegnante, si possono frequentare diversi moduli didattici con seminari dedicati a progressivi approfondimenti teorici e tecnici, che permettono di conseguire diverse certificazioni nel campo del fitness.
Un buon Personal Trainer, che ha frequentato un corso personal trainer riconosciuto, sa che deve essere in grado di valutare l’interazione tra esercizi e specifici problemi fisici;
La tipologia di esercizio richiesto può essere differente a seconda del soggetto allenato e del suo stato di preparazione; ulteriori elementi di differenziazione sono l’età e il sesso. Tenete comunque presente che la formazione personale e culturale, come per ogni campo, non deve mai terminare; occorre rimanere continuamente aggiornati e al passo con i tempi, in particolare con riferimento alle tendenze e scoperte in campo medico- scientifico.
Durante il periodo formativo è inoltre importante sviluppare anche le proprie capacità relazionali: una buona preparazione culturale è essenziale, ma non basterà se non imparerete a comunicare con il prossimo e a stabilire un certo livello di empatia con il soggetto seguito. Un vero Personal Trainer infatti, è colui che si occupa della salute delle persone: questo, però, non significa solo instaurare un protocollo di lavoro sul soggetto seguito, ma anche educarlo anche ad uno stile di vita salutare e motivarlo sotto il profilo psicologico.
Terminati gli studi universitari, la mia carriera è cominciata con un periodo di stage curriculare presso una multinazionale del fitness. Non scoraggiatevi e soprattutto non rifiutate stage poco remunerativi e faticosi: la vera ricompensa arriverà con il tempo, una volta che potrete vantare sui vostri curricula delle esperienze che davvero contano.
Ed infatti, le soddisfazioni non hanno tardato ad arrivare: col passare del tempo e il consolidamento di differenti esperienze professionali sono riuscito a ricoprire ruoli aziendali progressivamente più importanti e impegnativi come per esempio, la figura di responsabile del settore fitness in un centro polispecialistico, in provincia di Milano.
Oltre a lavorare nei centri fitness, seguo anche una fascia di clientela privata ed insegno, come vi anticipavo, nella scuola di formazione per personal trainer. Ma nonostante tutti questi traguardi non mi fermo: continuo a studiare e ad aggiornarmi per incrementare la mia cultura personale e migliorare nella sfera lavorativa, ricevendo sempre nuovi stimoli utili a realizzarmi.
Creare un team di lavoro con interazione tra diverse figure professionali, può aumentare l’offerta per il cliente finale e allo stesso modo può aiutarti ad aumentare la domanda lavorativa nei tuoi confronti. Può quindi essere importante.
La gestione del quotidiano è molto importante, bisogna abituarsi a programmare il proprio tempo per riuscire a gestire durante la giornata molteplici impegni. Suddividere per importanza i fattori/impegni giornalieri e assegnare ad ognuno di essi un grado di priorità. Capire a quale impegno eventualmente rinunciare (o rimandare) e quali invece assolutamente confermare e garantire sempre.
Partendo dalla considerazione che la maggior parte di noi ha uno stile di vita frenetico, una regola che aiuta a sfruttare al meglio la giornata è quella consiglia di impostare la sveglia mattutina ad un orario che permetta di iniziare la giornata con, nell’ordine:
– una breve meditazione;
– qualche esercizio fisico;
– una doccia;
– colazione bilanciata.
Mantenere con regolarità queste semplici regole aiuta ad iniziare meglio la giornata;
Si tratta di azioni molto semplici ma in grado di farci meglio percepire la priorità di rilevanza delle azioni/impegni del giorno e interrompe la frenesia.
Qualsiasi libero professionista è a conoscenza che l’elemento più importante della propria vita è sicuramente il tempo. Di conseguenza l’organizzazione delle attività giornaliere è il fattore chiave; la errata organizzazione/pianificazione giornaliera può comprometterà la efficienza del proprio lavoro e la capacità di concentrazione; quindi occorre dedicare attenzione ad ogni aspetto pratico legato all’utilizzo del tempo durante la giornata (il tempo è denaro).
Solo in questo modo sarà possibile fare carriera e affrontare la vita nei migliori dei modi!
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