Quando si parla di Personal Trainer spesso si immagina quella figura che aiuta ad incrementare le doti atletiche, come ad esempio la forza o la massa muscolare. In realtà egli cura tantissimi aspetti delle condizioni fisiche dei suoi “atleti”. Tra queste ce n’è una che deve essere curata a prescindere dall’obiettivo finale dell’allenamento: l’Equilibrio Posturale. Sia che il personal trainer debba programmare un allenamento di dimagrimento, o che stia lavorando con un atleta di alto livello per preparare una gara, dovrà tenere conto dei fattori che influenzano la postura del soggetto.
Perché fare Ginnastica Posturale?
L’introduzione di singoli esercizi posturali o intere sedute di questi, sarà necessario non tanto per alleviare eventuali fastidi o dolori, ma quanto per raggiungere l’obiettivo finale dell’allenamento stesso, e di farlo in maniera più sicura, ossia riducendo il rischio di infortuni, o anche semplici fastidi che minano la condizione psicologica dell’atleta.
A volte l’obiettivo della programmazione dell’allenamento è proprio la rieducazione posturale, che mira alla ricerca delle cause dei problemi posturali del soggetto con l’intento di eliminarli o limitarli per ottimizzare la postura e quindi il benessere del soggetto.
Nel caso in cui il problema non sia proprio arginabile, si opterà per una ginnastica antalgica tesa a ridurre il dolore, e anche con risvolti positivi sull’umore.
Posturale Individualizzata: la scelta migliore!
Grazie al carattere esclusivo ed individuale della lezione con un personal trainer, la rieducazione posturale gode di diversi benefici, ad esempio:
la selezione di una specifica scelta di esercizi, mirati a risolvere il problema del soggetto, consente di abbreviare i tempi del recupero posturale rispetto ad un approccio collettivo, come le lezioni di gruppo.
Inoltre, il soggetto allenato sarà certo di attuare le giuste precauzioni prima di cominciare un dato esercizio ed anche di attuare le giuste traiettorie, riducendo quindi il rischio di infortuni o ricadute. Spesso, infatti, gli esercizi necessitano delle modifiche, a causa dei problemi posturali stessi, che garantiscano una determinata efficacia e che possano essere fatti in sicurezza. Questa individualizzazione dell’allenamento sarà completata da una serie specifica di test posturali, e non solo, e da un’intervista dettagliata riguardo al soggetto e le sue abitudini, che consentono al personal trainer di valutare le condizioni iniziali del soggetto, in modo da riuscire ad elaborare una programmazione ottimale.
Successivamente i test potranno essere quindi ripetuti, per controllare che la programmazione dell’allenamento abbia i suoi frutti, o altrimenti variare e adattare la stessa.
Da non sottovalutare è anche l’aspetto empatico: è noto come la sfera psichica e posturale siano unite e l’una influenza l’altra. Stati psicologici negativi sono spesso seguiti da vizi posturali o alterazioni vere e proprie. Viceversa, atteggiamenti posturali errati possono condurre a problematiche psicologiche, con risvolti familiari e sociali. Da ciò si capisce come sia importante riuscire ad instaurare un forte rapporto empatico con chi cerca di risolvere questi problemi. Ruolo del personal trainer sarà anche quello di accogliere e di comprendere sin dall’inizio dell’allenamento gli stati emotivi che si troverà di fronte e limitare i negativi come ad esempio ansia o nervosismo. Un ambiente rassicurante sarà di aiuto alla risoluzione dei problemi posturali con risvolti positivi sul benessere, la socializzazione, capacità cognitive e relazionali. Questo rapporto andrà oltre la seduta dell’allenamento perché bisognerà apprendere una serie di atteggiamenti da attuare durante tutta la giornata, esercizi di educazione posturale, nient’altro che buone abitudini posturali quotidiane che vengono suggerite dal personal trainer in relazione alla problematica, al lavoro, gli usi, eccetera.
In ultima analisi ogni personal trainer dovrebbe avere determinate competenze e conoscenze posturali acquisibili attraverso il corso istruttore ginnastica posturale ma anche anatomiche, fisiologiche e comportamentali così da poter ottenere risultati migliori, e in maniera sicura, in tutti i tipi di allenamento che si vogliano prendere in considerazione, riuscendo a completare così una programmazione di allenamento che, come un abito su misura, si adatta perfettamente sul soggetto.
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