Personal Training: imparare e insegnare le metodologie

Oltre alla preparazione atletica vera e propria, chi aspira a diventare un personal trainer dovrà impegnarsi molto anche nell’apprendere le metodologie di allenamento sportivo per poi applicarle, e le metodologie di insegnamento, per trasmettere il proprio sapere agli allievi.

Il trainer è un insegnante che, per questo motivo, dovrà essere preparato ad insegnare, a trasmettere il suo sapere riguardo al training sportivo da seguire.

Come allenatore deve conoscere le metodologie più efficaci e applicarle per i propri allievi, facendo seguire loro un programma di lavoro sportivo di continuo miglioramento.

Saper insegnare il corretto training è fondamentale per un PT, e questa capacità che si basa sia sulle nozioni sia sul naturale talento comunicativo di un coach. Ogni talento, si sa, va sviluppato e all’interno di ogni corso per personal trainer, è sempre presente lo studio delle diverse metodologie di insegnamento – ovvero il metodo per diventare un ottimo istruttore sportivo.

Metodologia di insegnamento sportivo per il personal trainer

Il trainer rappresenta una vera e propria guida per gli allievi, in un percorso di miglioramento psico-motorio, più o meno personalizzato. Tutte le informazioni che l’istruttore deve trasmettere al cliente, devono essere adeguate al tipo di allenamento concordato, e devono essere trasmesse utilizzando il miglior metodo per renderle chiare. Inoltre, devono essere delle indicazioni adeguate alle capacità di apprendimento del cliente.

Insomma, per lavorare come trainer serve una capacità di insegnamento personalizzata degli esercizi e dello stile del training, seguendo tempi e abilità di ogni singola persona.

Alcuni allievi apprendono subito gli esercizi e le indicazioni, altri hanno bisogno di riprovare o sperimentare più volte – e in entrambi i casi sarà necessario modulare il proprio metodo, spesso integrando teorie diverse tra loro, ma che rappresentano le strategie di insegnamento più valide.

Al livello di metodologia della creazione del programma di training, invece, l’aspirante istruttore dovrà studiare come non sovraccaricare, bilanciando i carichi di lavoro e lavorando in progressione, ma anche come personalizzarli spiegandone i motivi. Una metodologia che imposta schede di allenamento per dimagrire e tonificare, sarà diversa da un programma di lavoro per l’ipertrofia o per chi soffre di problematiche vertebrali o metaboliche.

Nell’insegnamento sportivo deve conoscere le tipologie del movimento e gli esercizi possibili, le tecniche di allenamento per aumentare velocità ed efficacia del movimento, diminuire il dispendio energetico e incitare alle migliori prestazioni  (forza, velocità, resistenza, flessibilità articolare, etc.).

Questa prassi è fondamentale soprattutto per il personal trainer, dato che il cliente seguito privatamente necessita di un programma attento e personalizzato, diverso rispetto al lavoro (sempre complesso, certo) di un coach o allenatore sportivo per una squadra con un obiettivo agonistico.

Inoltre, il personal trainer deve saper motivare, stimolando l’allievo al costante sviluppo delle sue potenzialità sportive – l’aspetto sportivo si accompagna sempre a quello psicologico.

I vari metodi per l’insegnamento sportivo

Non esiste un metodo unico o migliore di altri, bensì spesso la formazione per personal trainer approfondisce diverse metodologie, che variano a seconda della condizione: cosa si insegna, a chi, dove e per quale obiettivo.

L’istruttore sportivo deve saper adattare i metodi al contesto di allenamento, alle attrezzature di cui dispone e alla struttura che lo ospita, oltre a dover valutare le tempistiche del training e, logicamente, al livello agonistico dei suoi allievi.

Le caratteristiche fisiche, di preparazione atletica, età e condizioni di salute sono la base per comprendere come modulare i vari metodi di insegnamento sportivo, e arrivare a potenziare il training senza forzature.

L’istruttore deve valutare i diversi metodi di insegnamento sportivo, mantenendone comunque i punti fermi: insegnare la gestione dei carichi nella preparazione atletica, la capacità di sviluppare le caratteristiche motorie, facilitare l’apprendimento, stimolare l’interesse per lo sport, documentare il lavoro svolto per osservare i miglioramenti (oppure i blocchi).

Un istruttore sportivo deve, quindi, possedere competenze sportive ma anche di comunicazione e di comprensione psicologica, flessibilità nell’adattare i modelli di riferimento al singolo caso, e capacità di evolverli nel tempo.

La capacità di definire un metodo e di valutarne i risultati è essenziale per un personal trainer, che potrà elaborare delle soluzioni di cambiamento, per ottenere dei risultati di successo in ogni tipo di allenamento.

La didattica dei corsi personal trainer sulla metodologia

Questa capacità di “addestramento” si acquisisce e si perfeziona all’interno dei corsi per diventare personal trainer, dove sono presenti nei programmi di studio le nozioni per imparare determinate competenze sul metodo di insegnamento sportivo.

La metodologia consiste nello studio delle strategie di insegnamento per i trainer, e nella capacità di suscitare un corretto apprendimento da parte degli allievi.

All’interno dei corsi PT dell’Accademia Nazionale Fitness è sempre presente nel programma lo studio delle metodologie di insegnamento di esercizi per tutto il corpo, lo studio delle metodologie e schede di allenamento per dimagrire, tonificare, anticellulite, ipertrofia e problematiche vertebrali.

L’approfondimento sul metodo per insegnare un corretto approccio sportivo ai clienti, rappresenta una ricerca importante per chi desidera diventare un istruttore sportivo, in particolare un istruttore privato.

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