In Italia quasi 10 milioni di persone praticano regolarmente un’attività fisica, in particolare nell’ambito del fitness, e frequentano centri sportivi e del settore del benessere per migliorare non solo il proprio aspetto estetico, ma anche la salute e l’equilibrio psico-fisico.
Un settore di mercato importante, e in crescita, che
attrae molte persone – in particolare i giovani, essendo un ambito dinamico e
che richiede un grande dispendio energetico.
Per questo, se il tuo desiderio è quello di lavorare come personal trainer,
potresti posizionarti come professionista in un campo collegato al fitness e al
benessere, ma ancora più specifico.
Se il trainer di sala pesi lavora principalmente all’interno di palestre e centri sportivi, il personal trainer può lavorare anche come libero professionista oppure presso tutte le strutture collegate al fitness e al wellness.
Sono sempre più ricercati i profili di istruttore sportivo
“personalizzato”, oltre agli esperti che lavorano in sala pesi o come
istruttori di alcune discipline del fitness. Un trainer per il dimagrimento, un
trainer per accrescere la massa muscolare, un trainer per migliorare le
performance di corsa, un trainer attento alle problematiche metaboliche oppure
solo per motivare il cliente a non continuare con la propria vita sedentaria…
Insomma, chi vuole lavorare come PT sa che deve indirizzare energia e risorse
economiche in questo obiettivo, avendo però ben chiaro come e dove si può
esercitare la propria attività.
Cosa fa un personal trainer
Questa figura professionale è spesso citata dai VIP che possiedo un allenatore personale, ringraziata dai professionisti sportivi che assoldano un personal trainer per migliorare le loro prestazioni, e ricercata anche dagli appassionati che desiderano potenziare i loro esercizi, oppure raggiungere obiettivi ben definiti.
Insomma, spesso si sente parlare della figura del personal trainer, e dell’importanza del suo ruolo nell’allenamento.
In particolare, gli vengono richiesti programmi con obiettivi di allenamento sportivo per alcune discipline, accrescimento muscolare, dimagrimento e ripresa della forma fisica, miglioramento delle performance, o anche solo per il benessere psico-fisico.
A volte, il trainer personale è ingaggiato per personalizzare l’attività fisica partendo da condizioni particolari come l’eccessiva sedentarietà negli anni precedenti, situazioni di muscolatura poco reattiva, problemi metabolici, allenamento post-gravidanza, etc.
Dal punto di vista tecnico il PT svolge ruolo di grande responsabilità, dato che molte persone si affidano ad un trainer che le segua per arrivare ai traguardi di allenamento, e questo può accadere sia nelle palestre e nei centri sportivi, sia a livello di richieste totalmente private.
Il trainer privato riceve, infatti, delle richieste ben precise di risultati e spesso è contattato tramite passaparola o mostrando le sue capacità tramite il proprio sito web o canali social di comunicazione (youtube, instagram, etc.).
Dove lavora un PT?
Il trainer che lavora presso le strutture sportive di solito è dipendente della palestra o del centro fitness, e si dedica principalmente a seguire gli iscritti della struttura, fornendo consigli personalizzati a seconda delle esigenze.
All’interno dei centri sportivi, un personal trainer può anche gestire il lavoro di allenamento in sala pesi o tramite allenamento a circuiti, training funzionale, etc.
Anche da questo lavoro come trainer in palestra, però, possono scaturire contatti per sedute di allenamento privato. Sempre che si abbiano le competenze per farlo: ricordiamo che una cosa sono gli istruttori di sala pesi, un’altra cosa sono i personal trainer, ovvero gli istruttori sportivi professionali che possono seguire gli allenamenti privati al di fuori del centro fitness.
Chi desidera lavorare all’interno di strutture sportive ben definite, grazie al mercato in espansione potrà cercare un impiego anche presso strutture turistiche che dispongono di sale e spazi per gli allenamenti (alberghi con servizio fitness), oppure in villaggi turistici, navi da crociera, SPA e centri wellness – insomma ogni struttura che predisponga tali servizi di training.
Si può lavorare come personal trainer in modo costante o
in modo saltuario, cosa che accade anche a chi lavora come personal trainer
privato. In quest’ultimo caso si tratta, come abbiamo visto, di un lavoro
di responsabilità e di fiducia, che si costruisce nel tempo con un’adeguata
formazione e un’attività continua nel campo del training.
In molti casi il PT rinomato lavora come libero professionista con partita IVA,
e segue dei clienti in modo del tutto privato, senza far capo a nessuna
struttura. Molto più frequentemente, le due situazioni si intersecano, e il
personal trainer svolge in parte un’attività presso centri sportivi, in parte
segue clienti personali.
Una professione come quella del trainer può aprire le porte, con il tempo, anche ad una carriera nel fitness a livello di gestione delle strutture sportive, quando si riescono ad ampliare le proprie capacità manageriali.
In concreto, chi vuole diventare personal trainer, deve sapere cosa serve per esercitare questa professione!
Come diventare personal trainer
Dal punto di vista della preparazione e dell’abilitazione,
per poter lavorare in questo settore, è necessario conoscere metodi di
allenamento e strategie per raggiungere i risultati che ogni cliente si è
prefisso.
Un trainer privato diventa un vero punto di riferimento, sia che si rivolga ai
clienti della sala pesi sia ai propri che allena in modo personalizzato.
Per questo, deve seguire una formazione specifica, che si distingua da quella
di chi segue la sala pesi o la sala fitness, e si incentra sui programmi di
allenamento, comprendendo anche nozioni relative alla nutrizione.
Un trainer deve anche apprendere come potenziare il suo talento, e riuscire a trasmettere al cliente la motivazione al training, potenziare la capacità di allenare i propri allievi in un percorso di benessere oltre a quello performativo. È fondamentale che sappia come individuare in ognuno la giusta risposta alle sue esigenze. Specialmente chi desidera lavorare come libero professionista, deve calcolare che molti personal trainer sono ricercati per le loro competenze specifiche, e la capacità di allenare per obiettivi.
Per arrivare a tale professionalità, è necessario seguire una formazione definita, tramite un corso per personal trainer come base, e poi corsi avanzati o “trasversali”.
I corsi e il diploma da personal trainer
Il corso per personal trainer in genere segue dei livelli ben definiti, che partono dal I livello per assistente di sala o istruttore sportivo in sala pesi, per arrivare al livello II di personal trainer, al III di Master Trainer e poi acquisire anche il Riconoscimento EREPS come personal trainer europeo.
Dopo aver ottenuto il diploma da personal trainer, spesso chi desidera diventare un personal trainer esperto, segue anche corsi per istruttore di allenamento funzionale, nutrizione sportiva, ipertrofia, programmazione sportiva, e diverse altre specializzazioni che possono ampliare la propria cultura e pratica nel settore.
Si possono anche seguire corsi di formazione per istruttori di discipline fitness correlate (come il Pilates) e, in ogni caso si può iniziare a esercitare su tutto il territorio nazionale (internazionale anche in alcuni paesi dopo aver conseguito l’EREPS!).
[ABTM id=1585]