Spesso si crede un personal trainer debba occuparsi solo ed esclusivamente della fase di pesistica e di allenamento, per far giungere il proprio cliente al risultato sperato. Non è così. Un vero trainer, con conoscenze approfondite (apprese attraverso un corso personal trainer specifico) e ambizione nel voler essere il miglior riferimento possibile per il proprio assistito, deve saper dare anche dei consigli utili per quel che riguarda la vita quotidiana, facendo in modo che la persona seguita possa mantenere i progressivi miglioramenti ottenuti senza rovinare tutte le ore passate in palestra a sudare.
Così come ci si impegna al massimo nella programmazione degli esercizi e dei carichi di lavoro, ci si dovrebbe ugualmente occupare della fase di recupero che intercorre tra una sessione di allenamento ed un’altra. Tutto ciò, ovviamente, va svolto senza sostituirsi a professionisti mediche, sanitarie o di altri ambiti di competenza quali i dietisti o gli psicologi. Il rispetto dei propri limiti professionali è fondamentale, ma è altrettanto importante sfruttare a pieno le proprie possibilità per dare il meglio al cliente.
Vediamo di seguito alcuni consigli che si possono dare al proprio atleta o al proprio assistito:
- Dormire: uno dei consigli più semplici ma più efficaci per il recupero muscolare è semplicemente quello di dormire bene la notte. Contrariamente a quanto si crede, non si può “recuperare il sonno perduto”. Il corpo purtroppo non funziona in questo modo. È proprio per questo motivo che è importante dormire 7 – 8 ore ogni notte. In genere per far passare questo messaggio in modo chiaro, si può consigliare di pensare al sonno come parte del proprio allenamento e di programmarlo come se fosse una sessione vera e propria.
- Bere acqua: una corretta idratazione rende più efficiente ogni funzione del corpo umano. Bere acqua durante e dopo l’allenamento aiuta a liberare il corpo dai prodotti di scarto e previene la disidratazione. Favorisce inoltre la motilità intestinale evitando la stipsi. I muscoli in un ambiente disidratato inoltre sono più soggetti a lesioni e spesso possono provocare crampi e spasmi dolorosi per carenza di minerali. Questo consiglio quindi deve essere fornito sia durante la fase di training che nella vita quotidiana.
- Mangiare in modo sano e regolare: per questo passaggio è sempre bene avere la possibilità di collaborare con un dietista in modo da avere un parere diretto di un esperto, in grado di fornire indicazioni anche in relazione alla condizione soggettiva della persona. Dato che il personal trainer, spesso, risulta essere il primo soggetto a cui si riferisce una persona che intende dimagrire, far comprendere l’importanza di una corretta alimentazione è un passaggio fondamentale.
- Eseguire un recupero attivo: al termine dell’allenamento, prima di andare in spogliatoio, si può consigliare al cliente di eseguire qualche minuto di camminata sul tapis roulant in modo molto leggero, oppure con la cyclette, anche qui senza una eccessiva resistenza. Questo perché un lavroo a basso carico favorisce la circolazione generale, aumentando l’attività di filtrazione del corpo che elimina prima le scorie prodotte.
- Fare un massaggio: uno dei modi migliori per recuperare una buona condizione dopo aver svolto un allenamento intenso o una gara particolare è quello di farsi fare un massaggio, specialmente nelle aree muscolarmente più affaticate. Questo aiuterà sia il sistema circolatorio che quello linfatico favorire i processi di riparazione e recupero.
- Evitare il sovrallenamento: questo aspetto specifico è molto legato alla programmazione diretta del trainer. Ma per dare un senso di responsabilità anche al proprio cliente è bene spiegare quali sono i risvolti negativi di un eccessivo allenamento senza le corrette pause. Capita spesso infatti, che i clienti pur di accelerare il raggiungimento dei loro risultati vadano a correre o facciano degli esercizi a casa in totale autonomia finendo per stressare ancora di più il corpo quando invece dovrebbe farlo riposare.
- Fare stretching: uno dei migliori consigli per il recupero muscolare che si può seguire ogni volta, che è stato anche un aiuto per prevenire futuri infortuni, è lo stretching. Mentre ci si allena infatti, i muscoli aumentano la loro tensione e sollecitano in modo importante anche le strutture articolari e tendinee. Lo stretching aiuta a rilassare la tensione muscolare e a diminuire il dolore percepito che si genera dopo ogni allenamento.
- Usare dei rulli per massaggio: se la persona che seguite non ha piacere oppure non ha interesse nell’eseguire un massaggio o delle terapie in seguito ai suoi allenamenti, potete comunque consigliargli di eseguire un lavoro in totale autonomia comprando dei roller di schiuma (foam rollers). Questi strumenti sono molto efficaci nel trattare soprattutto gli arti inferiori ed il dorso, favorendo una maggior elasticità dei tessuti ed un recupero più rapido.
- Evitare di allenarsi appena dopo un pasto: effettivamente sembra il solito consiglio della nonna di non fare il bagno appena dopo aver mangiato. La spiegazione fisiologica però sta nel fatto che il sangue che affluisce al sistema gastro – enterico per favorire la digestione e l’assorbimento dei nutrienti introdotti col cibo non va a sostenere in modo diretto la richiesta muscolare di ossigeno. Questo può indurre, sia durante ma anche e soprattutto dopo l’allenamento, una maggior sensazione di affaticamento e di stanchezza fisica e mentale.
- Fare una doccia o un bagno freddo: senza fare necessariamente come i grandi atleti che usano impacchi di ghiaccio o addirittura la crioterapia per recuperare più rapidamente dopo partite e allenamento, un buon consiglio da dare può essere quello di resistere alla tentazione di una piacevole doccia calda e rilassante e di fare invece un bagno o una doccia con acqua fredda. Questo infatti serve a ridurre lo sviluppo dell’infiammazione locale generata dall’allenamento, facendo percepire meno dolori articolari e muscolari.
Conclusioni:
Allenare una persona che chiede un aiuto per migliorare le proprie condizioni di salute è sicuramente una responsabilità, ma è altrettanto importante, per un trainer, saper dare consigli anche per i comportamenti al di fuori della palestra o del campo di allenamento. Perché saranno anche questi a determinare il raggiungimento del risultato.
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