L’organismo umano è una macchina perfettamente funzionante, spetta a noi saperlo gestire e renderlo funzionante al massimo.
La richiesta energetica di cui ha bisogno è soddisfatta dall’apporto dei macro e micro nutrienti. Per macro nutrienti si intendono quei principi nutritivi da assumere in grammi e sono, oltre ad acqua e fibra: carboidrati, grassi e proteine nel rapporto percentuale rispettivamente del 60%-25%-15% del fabbisogno calorico giornaliero; per micro nutrienti si intendono quei principi nutritivi da assumere nel quantitativo di grammi o decigrammi o milligrammi e sono: vitamine, sali minerali e antiossidanti.
Le diete iperproteiche e composizione corporea
Le percentuali pocansi citate riguardo i macronutrienti, possono essere soggette a variazioni nella percentuale di assunzione in base alla costituzionalità del soggetto, composizione corporea, stile di vita e/o attività sportiva.
Per fare un esempio: un soggetto che risulta essere ectomorfo (meno muscolare) con uno stile di vita attivo e attività sportiva frequente, avrà una richiesta e quindi una percentuale di assunzione di proteine inferiore rispetto ad un mesomorfo (più muscolare), pur avendo gli stessi parametri di vita.
Questo dipenderà dalla differenza di quantità di muscolo tra i due soggetti.
In oltre bisognerà valutare anche il tipo di sport che il soggetto svolge: negli sport di resistenza il livello consigliato di assunzione proteica è di circa 1,2-1,4 g/kg/die, mentre negli sport di potenza e costruzione muscolare è di circa 2g/kg/die.
Le Proteine
Gli alimenti contenenti proteine possono essere di origine animale: carne, pesce, pollame, latte e suoi derivati; o di origine vegetale: lenticchie, fagioli e cereali vari.
Nell’organismo le proteine rappresentano i costituenti strutturali dei vari tessuti e del muscolo; sono depositarie del codice genetico (DNA); ricoprono il ruolo di trasportatori come emoglobina; fungono da neurotrasmettitori (serotonina) e ormoni; intervengono nei processi di coagulazione del sangue; concorrono alla contrazione muscolare e alla difesa dell’organismo; sono catalizzatori delle reazioni metaboliche.
A differenza dei carboidrati e dei lipidi, le proteine non possono essere conservate, in quanto il corpo umano è privo di zone di stoccaggio. In una alimentazione equilibrata, le proteine, come fonte energetica hanno un ruolo marginale. Solo durante il digiuno prolungato o durante un’attività fisica prolungata o molto intensa, le proteine vengono degradate a scopi energetici.
La dieta iperproteica
Con il termine di dieta iperproteica si intende un particolare regime alimentare caratterizzato da un elevato apporto nella dieta di cibi contenenti proteine superiori a 3 g/kg/die del fabbisogno energetico giornaliero, a discapito di quelli contenenti grassi e carboidrati.
La finalità dovrebbe essere quella che riducendo il quantitativo di cibi ricchi di carboidrati, il corpo umano sia indirizzato ad utilizzare i grassi di deposito per produrre carburante per la macchina umana. In letteratura scientifica i presunti vantaggi osservati su un aumento importante di proteine sono:
- aumento della massa magra,
- aumento della forza,
- incremento del turnover proteico e aumento delle difese immunitarie.
Al contrario gli svantaggi sono:
- alterazione dei valori di pH nei vari distretti corporei,
- ipercalciuria che può portare all’osteoporosi,
- aumento dell’incidenza di cancro,
- aumento del danno renale ed epatico,
- diminuzione della prospettiva di vita.
In conclusione la dieta iperproteica, affinchè venga tutelata la salute dell’organismo, deve essere soltanto uno degli aspetti dell’alimentazione giornaliera e che non venga protratta agli estremi. Per tale motivo è sempre sbagliato ricorrere al fai da te o seguire le mode alimentari del momento, ma affidarsi a specialisti come nutrizionisti o dietologi o dietisti.
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